venerdì 16 settembre 2016

Accadde a Gela - Gela, 23 aprile 2010

Tratto da Repubblica.it

“Non regge l'autismo dei figli; li butta in mare e li fa annegare. La donna, 31 anni, si era da poco separata, stamattina ha fatto annegare i piccoli di due e nove anni. Nel suo ultimo messaggio pubblicato su facebook parlava di come "cercare di stare meglio possibile"

dal nostro inviato ALESSANDRA ZINITI

GELA (Caltanissetta) - Non voleva suicidarsi, voleva proprio uccidere i suoi bambini e far cessare quello strazio al quale non sapeva far fronte da sola. Vanessa Lo Porto, la giovane donna che ha annegato stamattina i suoi bambini di due e nove anni nel mare di Gela, aveva da poco scoperto che anche il piccolo, Pio Andrea, era autistico. La stessa malattia della quale soffriva anche il primogenito, Rosario. Vanessa, disoccupata e rimasta sola dopo la separazione dal marito, l'operaio 42enne Marco D'Augusta, è andata in depressione e ieri mattina ha portato con sé i bambini fino alla spiaggia di Manfria, sei chilometri fuori dall'abitato di Gela, e li ha annegati. Polizia, carabinieri e guardia di finanza, fino ad ora, hanno recuperato solo il corpo di Rosario.
L'ultimo messaggio di Vanessa, nella sua pagina di facebook, era quasi un'esortazione a farsi forza. "Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore di andare avanti. Non si può scegliere come sentirsi, ma si può fare sempre qualcosa per cercare di stare meglio possibile". Nulla lasciava presagire il gesto folle di Vanessa Lo Porto. La ragazza, dopo aver annegato i figli, è entrata e uscita più volte dall'acqua, poi ha chiamato i carabinieri. "Venitemi a prendere, ho ucciso i due figli". Poche ore dopo, sedata sotto choc nell'ospedale di Gela, si è vista notificare un ordine di custodia cautelare per duplice omicidio.”

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